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L'anno che verrà

L’anno solare ha fatto capolino da oltre venti giorni ma il mio 2014 agonistico inizierà soltanto domenica 26 gennaio in occasione della Maratonina dei Tre Comuni, 22.3 chilometri altamente tecnici su cui cominciare a misurare il grado di preparazione in vista delle Maratone di marzo ed aprile, vero obiettivo di questo primo scorcio di stagione. Questi sono i giorni in cui si indossano le scarpe da running e si macinano chilometri, è il tempo di mettere fieno in cascina superando con determinazione e spirito di sacrificio i momenti in cui sembra di chiedere qualcosa di soprannaturale al proprio fisico, quindi testa bassa e pedalare senza troppi fronzoli... ma sono anche i giorni in cui si pianificano gli impegni e si stila il calendario delle gare per l’anno che verrà. Il mio 2014 porterà con sé un sogno che assume le fattezze ed i lineamenti di un programma molto, forse fin troppo ambizioso: tra marzo ed aprile le Maratone di Treviso, Milano, Rimini, quindi un’altra ancora da definire, prima dell’estate, per poi chiudere l’anno con Verona, Torino, Pisa, rispettivamente nei mesi di ottobre, novembre e dicembre... sei/sette Maratone e qualche altra gara per cimentarmi di tanto in tanto su distanze diverse, anche se è ormai certificato il mio folle amore per la distanza regina. Pazzia, incoscienza, presunzione, nei momenti (rari) di lucidità mi domando se non stia attuando un piano di autodistruzione o se non sia la reincarnazione di Filippide, epilogo drammatico compreso...
La verità è che correre mi piace terribilmente ma quando stabilisco il programma degli impegni agonistici a correre è la fantasia... e corre senza fatica, non la benché minima flessione, nessun affanno nell'inseguire le mete più ardite. Ecco un altro obiettivo utopistico per l'anno che verrà, inseguire i sogni correndo dietro alla fantasia, almeno finché ne ho!
Nel frattempo archivio questo momento altamente introspettivo parafrasando il grande Lucio Dalla: l'anno che verrà sta arrivando ed io mi sto preparando... nessuna novità.

2 commenti:

  1. E qual è il tuo sogno? Correre o realizzare un tempo per te rilevante in maratona? L'endorfine della fatica o quelle delle gioia per l'obiettivo cronometrico raggiunto? Il correre con gli altri o soli con se stessi? Ad ognuno il suo! Riflessioni notturne..

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    1. Il mio sogno, Fausto, è semplicemente correre, liberare le gambe e l'anima... da solo, per assaporarne intimamente il profumo della libertà... in compagnia, per condividerne gioia e fatica.

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