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Quest'anno la partenza è nella centrale e caratteristica Piazza d'Armi di Nepi, insieme ai quattro simpaticissimi compagni di viaggio parcheggiamo ed andiamo a ritirare il pettorale di gara, dopodiché indugiamo pigramente presso il gazebo societario dove va in scena l'immancabile happening con i compagni di squadra, tra saluti calorosi, pacche sulle spalle, strette di mano, abbracci e poi propositi e tattiche di gara, obiettivi cronometrici, programmi per l'anno appena cominciato... Manca ancora circa un'ora alla partenza, la temperatura mi sembra leggermente più alta rispetto allo scorso anno ma il clima è comunque molto rigido e così, prima di cominciare le operazioni di riscaldamento, bivacchiamo all'interno di un bar in cui sembra di stare ai Tropici! Ancora qualche battuta mentre ci dirigiamo alla partenza e poi ci congediamo reciprocamente, gli obiettivi sono diversi ed ognuno farà la propria gara anche in funzione del grado di forma raggiunto... in bocca al lupo a tutti, ci rivediamo alla macchina!
Personalmente non sono molto motivato, forse si tratta soltanto di deconcentrazione, comunque non ne sono preoccupato perché è già successo in qualche altra circostanza... ed infatti, ancora una volta, al via dello starter scattano le gambe ma anche qualcosa dentro di me per cui mente, cuore e muscoli convergono su un unico obiettivo, mettere chilometri e velocità nelle gambe in vista della Maratona di Treviso e, qualora ce ne siano i presupposti nel corso della gara, migliorare il risultato dello scorso anno (1:37'55", 4'20" /km). Il percorso, estremamente tecnico, richiede grande attenzione e molta accortezza nel dosare le forze: si parte subito con una salita seguita da una discesa, poi... salita, discesa, salita, discesa... saliscendi continui e molto impegnativi per i primi 5 chilometri, durante i quali provo ad impostare un ritmo leggermente inferiore a 4'20" /km, quindi più dolci fino al km 12 allorché si transita attraverso Civita Castellana. Il vulcano Vicano con le sue colate di lava ha dipinto di rosso tutta quest'area, compreso l'ennesimo sperone tufaceo su cui è adagiata la cittadina, ancora dolcemente assopita, dove ci attendono sparuti capannelli di curiosi e tifosi locali avvolti nei loro pastrani, ma anche la Presidente del G.S. Bancari Romani intenta ad immortale le epiche gesta ed il grande Direttore Tecnico Luciano che al mio passaggio mi incita e si protende per darmi il cinque. Chi è dedito a questo meraviglioso sport non fatica a capire cosa rappresentino queste testimonianze di stima ed affetto nel momento dell'impegno agonistico. Esco da Civita Castellana lasciando andare le gambe lungo la ripida discesa del 13° chilometro, preludio alla seconda parte della gara, tutta in salita. Da questo momento in poi sarà soltanto sofferenza e fatica, dovrò stringere i denti per non mandare in fumo il vantaggio accumulato fin qui. Si comincia subito con la leggendaria salita dei millecori: a leggere le cronache ed ascoltare i racconti diventa una parete verticale inaccessibile persino ai più abili free climbers o ad uno stambecco delle Alpi, la verità è che si tratta di un chilometro di una salita tostissima che faticherebbero a scalare anche un abile free climber o uno stambecco delle Alpi! Superato questo scoglio disumano, si prosegue lungo una costante, leggera salita ed al km 19 si arriva a Castel Sant'Elia, dove la presenza dei tifosi è leggermente più ingente ma ancora imbalsamata dal freddo. Adesso manca veramente molto poco, sono in presenza degli ultimissimi chilometri e risalire l’altura tufacea sulla cui sommità troneggia Nepi è l’ultima prova d’amore che la "Regina d'Inverno" chiede al prode atleta prima di lasciargli il ricordo di una gara meravigliosamente impegnativa. Arrivo al traguardo in 1:34'41", ad una media di 4'15" /km, migliorando di oltre 3 minuti la prestazione dello scorso anno, nonostante il percorso decisamente più duro e stabilendo così il mio nuovo primato su questa curiosa distanza. Grande soddisfazione, ottimo allenamento, splendida giornata. Ma anche organizzazione perfetta e volontari disponibili, pronti e simpatici. Un'ultima curiosità: il pacco gara, oltre al tradizionale piatto ricordo della manifestazione e alcuni prodotti mangerecci, contiene un set di sei tazzine... lo scorso anno c'era il pacco di caffè, ma nel frattempo l'ho finito!
Le premesse motivazionali non erano delle migliori, ma alla fine il risultato è di tutto riguardo! Forse non aspettandoti un granchè dalla giornata ne è uscita una super prestazione!
RispondiEliminaProbabilmente è andata proprio come dici tu, Fausto, la cosa curiosa è che si sta ripetendo con una certa regolarità. Chissà, forse è una sorta di training autogeno... al momento sembra funzionare!
EliminaE allora persisti! Che sia effetto placebo o che realmente aiuto.. Continua così!!!
RispondiEliminaGrazie, Fausto! In effetti non voglio indagare... effetto placebo o aiuto reale, l'importante è che funzioni!
EliminaGrande Andrea,
RispondiEliminale tue capacità di scrittore sono superate solo da come corri! Ottima prestazione e continua così, che l'anno prossimo ti regalano i cucchiaini!
Grazie mille Michele... troppo, troppo buono! Cerco sempre di fare il mio meglio e di divertirmi, in tutti i campi, se poi ne esce qualcosa di buono non può che farmi piacere.
EliminaHai colto nel segno e smascherato il mio nuovo obiettivo personale: trovare una gara in cui in palio ci sono cucchiaini e zuccheriera!
Grande prova ed ottimo allenamento per Treviso.
RispondiEliminaIo invece mi sto allenando poco e male, ma poco importa.... di sicuro ci si divertirà :)
Grazie Francesco, in effetti è andato tutto per il meglio.
EliminaSono convintissimo che supererai presto questo piccolo periodo di appannamento e che a Treviso farai l'ennesima ottima prestazione. Di sicuro il divertimento sarà garantito! :)